Pesadilla

Piergiorgio Milano

Pesadilla

Pesadilla
Credits

con Nicola Cisternino, Piergiorgio Milano

concept, regia e coreografia Piergiorgio Milano

assistenti alla drammaturgia Elsa Dourdet, Florent Hamon

creazione luci Simone Fini


creazione audio Florent Hamon, Piergiorgio Milano

regia suono e luci Luca Carbone

produzione e distribuzione Estelle Saintagne

creazione 2016

durata 55 minuti

tecniche danza acrobatica

Adatto ad un pubblico dai quattro anni di età.


Crediti Fotografici Manuela Giusto

Lo spettacolo

Il protagonista di Pesadilla è un uomo perso nei suoi sogni, nel fallimento costante dei suoi tentativi di restare sveglio, una vittima eroica che la quotidianità narcolettica non può che far scivolare verso un universo assurdo.
La volontà ferma del personaggio e il suo inesorabile fallire, genera empatia ed humor nero come specchio di una società sul filo di una crisi di nervi in un limbo sospeso tra insonnia, sonnambulismo e narcolessia.
Il soggetto in scena si confronta con tutte le contraddizioni a dalla vita moderna, subisce un’overdose di immagini violente e di accelerazioni del tempo in contrasto con i nostri ritmi interiori, attraversato da metamorfosi visive che traducono lo stress imposto dalle impertinenze tecnologiche e la frenesia cittadina.
All’incrocio tra il burlesque e il bizzarro Pesadilla associa humour nero e malinconia raccontando la fragilità di un uomo diviso tra un sogno a occhi aperti ed una vita a occhi chiusi.

La compagnia

Piergiorgio Milano alterna l’attività di creatore e quella di interprete per avere un'esperienza artistica il più possibile completa. La Tournée mondiale dello spettacolo Tabac Rouge di James Thierrée, che lo ha impegnato negli ultimi anni, è stato fondamentale per la sua crescita artistica sia come performer che come drammaturgo poiché gli ha permesso di spingersi al limite delle proprie capacità fisiche ed a liberarsi dal peso del giudizio intellettuale sul suo lavoro; ha imparato a non rifiutare mai una proposta, a portare il suo corpo sino alla profondità del personaggio, liberandosi da qualsiasi forma di abitudine.